Giulia Felicetti
Già dai primi secondi, i brividi lungo la schiena ti prendono la mano e ti accompagnano per strade meravigliose della Città Eterna svuotate dal nemico invisibile. Con il respiro sospeso fin dalle fredde parole del premier in apertura, che ci riportano a quei momenti iniziali di terrore, sei condotto in un mondo senza tempo, irreale, che mai avresti immaginato, fra il vuoto e la disperazione, fra i gesti simbolo della quotidianità nella quarantena, i monumenti, le lunghe file per la farmacia, i negozi vuoti, i saluti da lontano. Le parole in rima di pura poesia iniziali e finali emergono da un sottofondo musicale trasportandoti verso un futuro di flebile ma incoraggiante speranza.
La motivazione è stata redatta dal Professor Simone Serra